Quando il bucato si risciacquava dalla lisciva, facendo quattro chiacchiere.

Di questo antico lavatoio, come dell'icona della Madonnina al centro, ormai resta solo un ricordo nella memoria dei più anziani.

 

Il grande lavatoio era luogo di incontro e di feste chiacchierine. L'acciottolato era tipico di tutte le ripide strade interne agli abitati di Lumezzane. Era nella contrada di Montagnone, in uno slargo allora acciottolato a ridosso del muro con due fori laterali per infilarci “el gambù”, un pezzo di legno curvo al quale appendere i secchi in ferro stagnato, sotto “el santilì” della Madonna con un folto ciuffo di iris viola che, sbucando dal tetto sovrastante, ne decorava il tettuccio.

Il grande lavatoio degli Iris violaIl grande lavatoio degli Iris viola.

Intervista al lavatoio

Scusi Iris, le dispiace se la chiamo Iris?

No, certo è il mio nome! Ma mi chieda, su. Mi piace sentire le feste chiacchierine.

 

Venivano solo donne e
bambini qui al lavatoio?

No, venivano anche uomini dopo il lavoro, sulla via di ritorno a casa, per sciacquarsi la faccia e a volte dicevano qualche preghiera alla Madonnina qui dietro di me, e quando avevano sete bevevano l’acqua pulita.

 

Le piacevano i bambini che venivano qui a giocare?

Sì, certo, ma ce n’erano alcuni che mi facevano pena perché dovevano lavorare e a quell’epoca erano molto poveri!

 

Ha mai desiderato fare un altro lavoro?

Sì, ma non proprio un lavoro. Vorrei solo essere un uccello che può girare il mondo volando leggero sulle nuvole.

 

La ringrazio molto per la sua disponibilità e arrivederci.

Arrivederci! E mi venga a trovare presto per parlare e farmi compagnia.