Il percorso inizia al Passo del Cavallo (m. 742) sulla SP 79 che collega Lumezzane alla Valle Sabbia dal piazzale della chiesetta "Cristo dei Monti"; si attraversa la provinciale e si segue la strada asfaltata che sale.
La si percorre per circa 2 km, seguendo il segnavia bianco-azzurro; nei pressi di una villetta (circa m. 1000) con annesso posto di caccia (roccolo di Cipriano) finisce la strada e inizia un sentierino che, a mezza costa si dirige a un dosso panoramico.
La veduta su Lumezzane è molto ampia e si riconoscono le cime del lato opposto (Doppo, Palosso).
Ora si deve seguire a destra la traccia che sale ripida verso il Dosso Giallo all'inizio delle creste che fanno da spartiacque tra Valsabbia e Val Gobbia, dove c'è la Casa di Vallardo (m.1079) ove si riunisce brevemente al segnavia tricolore.
Si traversa ora sul versante valsabbino con un sentierino erboso che conduce al colle (m. 1196) tra la Punta Camoghera (m. 1238) e il M. Prealba (m. 1270).
Piegando a sinistra, si arriva velocemente alla località Brocca (m. 1163) dove c'è la lapide Ghidini-Zubani uccisi a 18 anni dai nazi-fascisti.
Il luogo è molto panoramico sia verso la bassa Valtrompia che verso la Val Sabbia.

 

Si lascia a sinistra la variante alta (per esperti) che ha dei passaggi impegnativi ed esposti, e si segue a destra la strada sterrata che scende con alcune curve per raggiungere la località Sea (m.1069).
A un tornante (segnavia sulla roccia) si prende un esile sentierino che entra nel fitto bosco di faggi e ontani; con un po' d’attenzione si possono notare ancora tracce delle piazzole per fare il carbone.
Alcuni ripidi zig-zag, denominate le "Zete del barber", risalgono a un posto di caccia a pochi metri dalla località Passate Brutte (m. 1283) dove il sentiero si ricongiunge alla Variante Alta proveniente dalla cresta.
Con facile e pianeggiante sentiero si prosegue fino a una sella dove si piega a sinistra abbandonando la dorsale.
Si supera una spalla erbosa con abitazione e si traversa in piano fino a incontrare in località "Passata del Cucini" (m. 1295) la strada cementata privata proveniente da Lumezzane.

Vicino sorge la Chiesetta degli Artiglieri eretta nel 1976 alle Poffe de Uciù; la stradina prosegue alzandosi verso destra, passa accanto a un grosso frassino con pozza e cascina molto bella (Prato di Vasso); si raggiunge il bivio con il Casello (m.1300), grosso fabbricato; si procede sull'ondulata cresta erbosa sfiorando un ripetitore Tv e si raggiunge la Chiesetta degli Alpini al Campo del Gallo (m.1290).
Una lapide ricorda il Vicecomandante Medaglia d'oro della Resistenza Gheda ed altri caduti della 122a Brigata Garibaldi morti in combattimento alla fine dell'aprile 1945.
Dalla Chiesetta in pochi minuti si raggiunge la cima della Corna del Sonclino (m.1352), punto più alto dei monti lumezzanesi con vasto panorama circolare a 360 gradi.

 

Si scende ora alla sottostante Casa del Sonclino dove si lascia a sinistra il sentiero 362 per la località Grassi.
Di fronte il piccolo rilievo denominato Dosso dei quattro Comuni, punto d'incontro dei confini di Lumezzane, Marcheno, Sarezzo, Casto.
La zona in primavera presenta una bella fioritura che richiama appassionati di botanica e fotografia; si possono notare genziane, orecchie d'orso, mughetti e tanti altri magnifici fiori.
Si prosegue ora sul sentiero in falso piano a mezza costa e si raggiunge la Tesa Guizzi (m.1171), con annesso posto di caccia e più avanti, la casa Crostelle.
Il sentiero, ben evidente, prosegue alternando tratti a mezza costa ad altri in cresta, e raggiunge la Passata Vallazzo (m.1185), dove si lascia sulla destra la variante bassa che scende nella valle.
Il percorso continua ancora con leggeri saliscendi per rimontare alla panoramica punta Ortosei (m.1272).
Si scende ora a una selletta per poi risalire lungo il filo di cresta alla vicina Punta di Reai (m.1247).
Una ripida discesa sul crinale e poi un canalino erboso, con scarse tracce di sentiero affidate alla segnaletica bianco-azzurra del 3V, portano a un altro posto di caccia; si traversa per un buon tratto a destra in lieve discesa, alti sulla valle, fino a un dosso dove il sentiero, ora più marcato, piega decisamente a sinistra.

 

Passando sulla Costa Nibbia si cala comodamente verso il Campo Castello (m.848); a un bivio si continua a sinistra per un centinaio di metri per poi entrare nel bosco e scendere ad una sorgente e ad una vicina croce; qui si incontra una stradina sterrata che a destra conduce alle Case Cucche e all'ormai vicina Cocca di Lodrino (m. 735) sulla Strada Provinciale dove ci si riunisce alla Variante Bassa.
Poche centinaia di metri e si entra nel paese di Lodrino in Valle Trompia.

 

Variante Alta (Passate Brote)
Questa variante è riservata a persone esperte perché è caratterizzata da passaggi di roccia impegnativi ed esposti.
Dalla Brocca (m.1163) inizia una piacevole e divertente cresta molto panoramica da percorrere con attenzione.
Dopo alcuni passaggi il sentiero sembra fermarsi contro una roccia; si risale la breve balza rocciosa di 3-4 metri grazie a buoni appigli per poi passare attraverso una caratteristica strettoia ("la streta") che si supera togliendosi lo zaino.
Continuando sulla cresta si giunge così al Dossone di Facqua dove è stata collocata una statua della Madonna.
Ci sono altri brevi passaggi esposti che si superano con buoni appigli; tra rocce sparse e scivoli erbosi si continua con leggeri saliscendi, fino ad arrivare alle Passate Brutte (m.1283) dove ci si ricongiunge al tracciato normale del 3V.

 

Variante Bassa (Vallazzo)
Arrivati alla Passata Vallazzo si scende a destra nel bosco prestando attenzione alla scarsa segnaletica e alle poche tracce di sentiero; terminato lo scosceso canale boscoso si rintraccia il sentiero che ora più marcato e visibile scende con numerose curve rapidamente nella valle con a fianco un torrente.
Più avanti lo si attraversa e con buona mulattiera si raggiunge una piana dove s’incontra una stradina che bisogna seguire per un buon tratto in falsopiano.
Un'ultima piccola salita conduce alla Cocca di Lodrino (m.735) dove si incontra il percorso normale del 3V e la Strada Provinciale che conduce a Lodrino in Valtrompia.